mercoledì 10 dicembre 2014

Artisti contro l'idea dominante di dover fare di necessità impossibile virtù. No alle trivellazioni petrolifere in Sicilia.

Mobilitazione e voglia di far sentire la voce di chi si dichiara contro la ricerca e lo sfruttamento petrolifero, specie nel Canale di Sicilia. Una mobilitazione che si manifesta attraverso il web, che non vuole essere politicizzata, che vuole opporsi alle dinamiche finanziarie di un mercato internazionale che i territori sembrerebbe possano per forza soltanto subire. 
Il no alle trivelle arriva dal mondo dello spettacolo e dell'arte. I primi sono stati Ficarra e Picone. I nostri due attori, con un'ironico video, si chiedevano se non fosse uno scherzo di qualcuno pensare di perforare il mare di Sicilia in cerca di greggio.

Adesso è la volta di un gruppo di artisti che fa capo ad Organica_London, uno strumento web animato da Francesco Ferla, architetto Graphic designer che risiede a Londra, il quale ha promosso una iniziativa che si intitola: "Artisti contro le trivellazioni petrolifere in Sicilia". 

Sulle pagina F/B di Organica _London si stanno raccogliendo lavori per immagini, suoni e parole con le quali si rende evidente il rischio al quale si va incontro con il via libera alle trivellazioni, in una terra che è sempre indicata come quella del sole, delle eccellenze eno-gastronomiche, patria delle energie alternative e rispetto alla quale, dalla tolda dell'assessorato al turismo, si invoca la politica del turismo "emozionale". Contraddizioni insanabili e incomprensibili e per capirle basta volgere lo sguardo a quelle zone fatte oggetto di sfruttamento industriale in Sicilia, Gela, Milazzo, Priolo per poi imbarcarsi per i paradisi mediterranei siculi, Pantelleria, Favignana o Lampedusa.

In pochi giorni sono più di trenta i lavori grafici postati da tutta la Sicilia e già pubblicati. La forza delle immagini è molto evocativa e a questa si accompagnano testi e musiche proposte da scrittori e compositori dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Conservatorio di Palermo. L'iniziativa non è pregiudizialmente contro le tecnologie ma parte dalla elementare constatazione che, per l'appunto, la Sicilia possiede altre risorse di tipo culturale e naturale da impiegare per il proprio progresso e fonti energetiche più adatte del petrolio alle quali attingere. Il messaggio di Organica_London è rivolto a tutti coloro i quali, non solo siciliani, sentono di voler produrre un'opera contro l'idea dominante di dover stupidamente fare di necessità impossibile virtù.




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